Con l’ordinanza n. 34889, resa pubblica il 13 dicembre 2023, la Corte di Cassazione ha emesso una ordinanza di grande rilevanza, dichiarando nullo il tasso di interesse di un finanziamento calcolato sull’Euribor, come concordato da alcuni istituti bancari. Questo giudizio porta con sé notevoli ripercussioni per i mutuatari, in particolar modo per coloro che hanno sottoscritto un mutuo prima del 2008.
Questo significa che i mutuatari che hanno acceso un mutuo a tasso variabile basato sull’Euribor nel periodo interessato potrebbero avere diritto a un rimborso. La cifra del rimborso corrisponderebbe alla differenza tra il tasso applicato e un tasso sostitutivo, determinato secondo l’articolo 117 del Testo Unico Bancario e il tasso dei BOT relativi al periodo in questione.
Cosa ci occorre
Lo studio professionale per poter valutare l’esistenza o meno di anomalie contrattuali bancarie ed attivare la richiesta di rimborso ha necessità di ricevere il mandato al fine di poter procedere alla richiesta della documentazione se non già in vostro possesso.
Ricevuto il mandato dal consumatore, lo studio professionale provvederà gratuitamente ad effettuare una perizia per verificare l’esistenza di anomalie contrattuali e conseguente diritto al rimborso degli interessi pagati.