🏆 Vittoria per “Progetto Rimborso”: La Corte d’Appello di Torino condanna la

🏆 Vittoria per “Progetto Rimborso”: La Corte d’Appello di Torino condanna la

🏆 Vittoria per “Progetto Rimborso”: La Corte d’Appello di Torino condanna la

🏆 Vittoria per “Progetto Rimborso”: la Corte d’Appello di Torino condanna la finanziaria a rimborsare oltre 15.000 € per tasso usurario

Siamo orgogliosi di annunciare un’importante vittoria ottenuta dalla nostra societĂ , con il supporto del nostro studio legale, nell’ambito della nostra iniziativa “Progetto Rimborso”. Questa sentenza non rappresenta solo un successo per il nostro cliente, ma un fondamentale precedente per la tutela dei diritti dei consumatori nel caso di riscontrata anomalia di tasso usurario nei contratti di finanziamento.

Progetto Rimborso - vittoria in Corte d'Appello di Torino
La Corte d’Appello di Torino, con una recente sentenza, ha completamente riformato la sentenza di primo grado, condannando un noto intermediario finanziario a restituire al nostro assistito la somma complessiva di 15.606,21 €.

Questa è la storia di una battaglia vinta per la giustizia e la trasparenza.

Il contesto: un finanziamento e il sospetto di usura

Tutto ha inizio nel 2009 con la stipula da parte del consumatore di un contratto di finanziamento da rimborsarsi mediante cessione del quinto della pensione. Come “Progetto Rimborso”, abbiamo analizzato la documentazione e individuato un chiaro superamento del tasso soglia di usura.

La nostra tesi era semplice: nel calcolo del costo effettivo del prestito (il Tasso Effettivo Globale – TEG), non erano stati inclusi tutti gli oneri, ed in particolare i costi assicurativi obbligatori.

  • Tasso soglia (limite di legge): 13,455%
  • TAEG indicato in contratto (comprensivo di assicurazione): 14,57%
  • TEG calcolato dalla Corte (inclusa assicurazione): 14,443%

Come è evidente, il costo reale del finanziamento superava ampiamente il limite legale.

La sfida: la sconfitta in primo grado

La strada per ottenere giustizia non è stata facile. Inizialmente, il Tribunale di Novara aveva respinto la nostra domanda, ritenendo, erroneamente, che non avessimo fornito prove sufficienti e che la nostra tesi fosse infondata.

Molti si sarebbero arresi di fronte a una prima sconfitta. Ma noi, rappresentati in giudizio dagli Avv. Cinzia Nunziata e Antonia Sorrentino, eravamo certi delle nostre ragioni e della fondatezza della nostra analisi. Non ci siamo fermati e abbiamo proposto appello.

La svolta: la decisione della Corte d’Appello

La Corte d’Appello di Torino ha ribaltato completamente il verdetto, accogliendo in pieno la nostra linea difensiva.

La Corte ha stabilito due principi fondamentali:

  1. La prova era stata fornita: avevamo pienamente assolto al nostro onere probatorio depositando contratto e decreti ministeriali con i tassi soglia.
  2. I costi assicurativi vanno inclusi nel TEG: includendo i premi assicurativi, il tasso saliva al 14,443%, ben oltre la soglia di usura.

Il risultato: giustizia e rimborso per il cliente

La Corte ha dichiarato la nullitĂ  della clausola relativa agli interessi, applicando l’art. 1815 del Codice Civile.

Questo comporta la restituzione non solo di tutti gli interessi pagati, ma anche dei costi e delle commissioni del finanziamento.

  • 8.557,02 € per interessi
  • 7.049,19 € per costi del credito

Il tuo diritto al rimborso

Questa sentenza dimostra che far valere i propri diritti è possibile e produce risultati concreti. “Progetto Rimborso” nasce proprio con questo obiettivo: proteggerti da clausole illegittime e costi nascosti.

Se hai o hai avuto una cessione del quinto o un prestito personale, potresti avere diritto a un rimborso. Non lasciare che la complessitĂ  dei contratti ti blocchi.

Contattaci oggi stesso per un’analisi gratuita e non vincolante.

Il prossimo caso di successo potresti essere tu.

📄 Siamo orgogliosi di annunciare un’importante vittoria ottenuta dalla nostra società, con il supporto del nostro studio legale, nell’ambito della nostra iniziativa “Progetto Rimborso”. Questa sentenza non rappresenta solo un successo per il nostro cliente, ma un fondamentale precedente per la tutela dei diritti dei consumatori nel caso di riscontrata anomalia di tasso usurario nei contratti di finanziamento.

La Corte ha dichiarato la nullità della clausola relativa agli interessi, applicando l’art. 1815 del Codice Civile.: